Il ritorno di Agatha: come un vecchio filmato dai colori spenti di un altro secolo, il prequel di Loki è balzato sullo schermo con la sua aestheticamente visceralistica, creando un impatto devastante tra gli spettatori. La segretezza che si respira intorno allo show era palpabile, ma infine, è arrivata la conferma: gli artefici dietro la scena, in particolare Brad Winderbaum, il capo dei Marvel Studios, ci hanno rivelato i segreti della creativa gestione della fantasia visiva.
«Agatha All Along», l’antologia storica del web TV show, ha assorbito lo spirito di quando gli anni settanta erano i fulcro delle sitcom, insieme ad una tecnologia primitiva e poco avanzata. Gli addetti ai lavori hanno avuto la bravura di rivivificare quella particolare aura, traducendola in questo incredibile formato video del XXI secolo.
In un passato assai remoto, un’epoca in cui le tecnologie digitali erano al loro punto di partenza, lo spettacolo viveva di registrazioni in pellicola 16mm e la cromia calda che sembrava sprizzare da ogniinquadratura. Era una dimensione che si prestava agevolmente ai momenti più intensi, rivelando uno sfarfallio di emozioni che erano sempre pronte ad esplodere, proprio come gli spettatori immaginavano la realtà.
Di nuovo, e come accaduto settant’anni fa, l’amore per lo stile vecchio moda si estende ai minimi particolari del prodotto, come gli elementi decorativi, l’abbigliamento degli attori, e pure il suono che racconta storia. «Agatha All Along» non è un prodotto che si riscontra comunemente oggi in un epoca di prodotti hi-tech, di animazione in 3D, di realtà virtuale e d’incredible video special effetti.
Il suo intento finale è quello di rendere lo spettatore cosciente dell’atto creativo del tempo ed emozioni. Se ciò rappresentasse la capacità di “ripensare” ad un’era oramai passata, mostrando la complessa capacità delle produzioni televisive per rappresentare il lato spirituale delle vite dei singoli, gli attori di “Agatha All Along” avrebbero saputo mantenere uno spirito puramente popolare e genuino dell’epoca, coinvolgendo il telespettatore direttamente negli momenti più salienti della storia raccontata.